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Padre ragazzo suicida, 'mio figlio vittima mobbing perché gay'

Padre ragazzo suicida, 'mio figlio vittima mobbing perché gay'

A Napoli nel 2023. "In sue lettere lancia accuse, voglio verità"

NAPOLI, 01 dicembre 2024, 09:50

Redazione ANSA

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Chiede verità e giustizia per suo figlio, Armando Giordano, morto suicida a Napoli esattamente un anno fa, il 2 dicembre 2023, per sfuggire, sostiene, "alle pressioni psicologiche, al mobbing, che subiva sul luogo di lavoro in quanto omosessuale".
    Accuse pesanti che Armando formula sull'onda dell'enorme dolore che un genitore può provare per la perdita di un figlio, ma sulla base di cinque lettere che suo figlio Gennaro ha lasciato alla famiglia affinché comprendesse a pieno il malessere che lo affliggeva e la gravità del suo gesto.
    Gennaro Giordano, 39 anni, intorno alle 20 di quel tragico giorno, si è lanciato nel vuoto dall' abitazione adiacente a quella della famiglia.
    Il terribile tonfo ha attirato l'attenzione dei suoi fratelli e dei suoi genitori che hanno scoperto che si era tolto la vita affacciandosi alla finestra. Sull'accaduto sono in corso indagini da parte della Procura di Torre Annunziata, città dell'hinterland partenopeo dove Gennaro Giordano lavorava.
    Un'attività finalizzata a fare piena luce sull'accaduto scattata dopo la denuncia dei genitori convinti che Gennaro sia stato portato al suicidio.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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