La malattia "è spesso
percepita come una sconfitta, qualcosa da nascondere, eliminare:
si scartano i malati in nome dell'efficienza e della forza, si
emargina la sofferenza perché fa paura e ostacola i progetti".
Lo ha detto il Papa nell'udienza all'Ail. In alcune culture "si
eliminano i malati e questo è brutto. E' brutto", ha ripetuto
sottolineando che "è urgente rimettere al centro la persona
malata, con la sua storia, le sue relazioni, quelle familiari,
quelle amicali, quelle terapeutiche per trovare senso al dolore
e dare risposta ai tanti 'perché'. Anche quando tutto sembra
perduto, è possibile sperare".
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