Un pareggio agguantato nel primo minuto di recupero con una prodezza di Hummels, protagonista del match nel bene e nel male, regala alla Roma il pari per 2-2 nello stadio del Tottenham e l'impressione che la cura Ranieri comincia a dare qualche frutto fra i ragazzi di Trigoria.
C'è ancora del lavoro da fare, ma almeno a Londra, con Massimiliano Allegri attento spettatore in tribuna, non si è vista quella squadra molle, spenta, incapace di offendere che era la Roma di Juric. Anzi, a volte si è vista una formazione fin troppo aggressiva e con un Koné che ha recuperato un mucchio di palloni. Molto bene, quando è entrato, il rientrante Saelemaekers. E tutto questo contro un Tottenham che nell'ultimo turno di Premier aveva rifilato quattro reti al Manchester City e che questa sera non ha mai mollato. Ora, lunedì prossimo, ci sarà una veriufica di quelle terribili, all'Olimpico contro l'Atalanta che vola, intanto la truppa giallorossa respira, nonostante Dybala continui a esserci ad intermittenza. Tocca la palla in modo sublime, ma incide troppo poco, e nessuno, non solo la Joya, riesce ancora a servire palloni giocabili a Dovbyk (al quale comunque è stata annullato un gol), attaccante che appare un corpo a sé.
Il Tottenham , si diceva, è stato beffato nel recupero, al termine di una partita densa di emozioni, e recrimina sulla traversa colpita da Solanke a 10' dalla fine. Poco dopo, al 91', la rete del pari romanista dopo che Foster, portiere alto due metri, aveva compiuto un miracolo su conclusione di Mancini. Sul conseguente corner, palla ad Angelino, cross della spagnolo e conclusione vincente di Hummels a pochi passi dalla porta.
Nel primo tempo, nonostante gli impacci dello stesso Hummels apparso ancora impacciato (suo il fallo del rigore su Sarr trasformato da Son) si era vista la migliore Roma della stagione, che aveva chiuso il primo tempo in svantaggio ma forse non lo avrebbe meritato avendo avuto il predominio del gioco, con il Tottenham in difficoltà per almeno una ventina di minuti.
Il risultato dei primi 45' avrebbe potuto essere di parità se l'arbitro Nyberg non avesse annullato, su input del Var per un millimetrico fuorigioco, la rete di El Shaarawy che avrebbe portato sull'1-2 la squadra di Ranieri. In precedenza Ndicka, con un colpo di testa su punizione calciata da Dybala, aveva concretizzato la bella reazione della Roma al gol subito in avvio su rigore. Ma dopo la spavento provocato da El Shaarawy, e fatto passare dal collaboratore al video dell'arbitro, il Tottenham si era a sua volta ripreso ricominciando a farsi vivo con insistenza dalle parti di Svilar. Il quale aveva evitato la terza rete del Tottenham, con una parata successiva a un salvataggio sulla linea di Angelino. Poco dopo però i londinesi passavano, con una ripartenza di Kulusevski che 'faceva fuori' Hummels e poi l'assist per la conclusione vincente del 'figlio d'arte' Johson che anticipava l'intervento di Angelino. Al 36', invece, palo di Kulusevski e poi gol 'divorato' da Son che calciava alto a porta vuota. Ma evidentemente era un segno di quanto sarebbe successo nel finale: la Roma non meritava di perdere, e così è stato.
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