Messa in sicurezza sismica,
consolidamento della copertura, riparazione di lesioni sulle
murature, rinforzo dei pilastri della cripta e restauro dei
marmi policromi della facciata. Sono i principali interventi
previsti per la Basilica e il campanile di San Miniato al Monte
a Firenze.
Il progetto di rinnovamento e riqualificazione strutturale,
promosso dall'Agenzia del Demanio e finanziato dal Ministero
della Cultura con fondi Pnrr per oltre 3,6 milioni, è stato
presentato oggi a Firenze. A novembre è partito il restauro
della facciata a cui seguiranno gli altri lavori che si
concluderanno entro l'estate del 2025. L'intervento è realizzato
in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti
e paesaggio per la città metropolitana di Firenze, ed, è stato
spiegato, un modello di 'cantiere aperto', ovvero accessibile
alla cittadinanza. La facciata resterà visibile grazie alle
coperture trasparenti sui ponteggi che sono già stati montati,
cartelli informativi forniscono ai visitatori informazioni sul
restauro. La basilica rimarrà aperta a fedeli e turisti e potrà
essere visitata con percorsi guidati per assistere alle fasi di
recupero e osservare da vicino il restauro dell'aquila di rame
dorato, che sarà trasferita dalla cima della basilica al suo
interno, protetta in un laboratorio trasparente. Per rendere
l'esperienza più immersiva e suggestiva, saranno realizzate
installazioni di video mapping. Tramite il sito
www.sanminiatocantiereaperto.it, è possibile seguire
l'avanzamento dei lavori, prenotare visite guidate e gratuite
per salire anche sui ponteggi.
"L'intervento strutturale antisismico sull'Abbazia di San
Miniato, volto alla salvaguardia dei suoi elementi
architettonici e decorativi di grande valore storico e
artistico, preserverà la continuità della sua vita nella città",
ha detto il direttore dell'Agenzia del Demanio, Alessandra dal
Verme. La soprintendente, Antonella Ranaldi ha spiegato che
"l'intervento mira alla messa in sicurezza da realizzarsi
secondo il principio del 'minimo intervento', con interventi
puntuali e diffusi, programmati sulla base di un quadro
conoscitivo approfondito delle vulnerabilità".
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