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Kiev: 'La piena adesione alla Nato è l'unica vera garanzia di sicurezza'

Kiev: 'La piena adesione alla Nato è l'unica vera garanzia di sicurezza'

Mosca replica: sarebbe un 'evento minaccioso'. Per Rutte 'più che l'adesione conta l'appoggio militare'

03 dicembre 2024, 15:32

Redazione ANSA

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Il simbolo dell 'Alleanza Atlantica © ANSA/EPA

Il simbolo dell 'Alleanza Atlantica © ANSA/EPA

   L''Ucraina ha lanciato oggi un appello per una "piena" adesione alla Nato come unica garanzia di sicurezza di fronte all'invasione russa, in vista di una riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza.

 

    "Siamo convinti che l'unica vera garanzia di sicurezza per l'Ucraina, nonché un deterrente contro un'ulteriore aggressione russa contro l'Ucraina e altri Stati, sia la piena adesione dell'Ucraina alla Nato", ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri di Kiev. 

   Immediata la risposta russa: l'ingresso dell'Ucraina nella Nato sarebbe "inaccettabile" per Mosca, che lo considererebbe un "evento minaccioso",  ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

     Interrogato sull'appello di Kiev per una "piena" adesione alla Alleanza, Peskov ha risposto che "questo è assolutamente in contrasto con la nostra tesi sull'indivisibilità della sicurezza, la sicurezza di un Paese non può essere garantita a spese della sicurezza di un altro Paese".

      "Pertanto - ha aggiunto il portavoce - una tale decisione è semplicemente inaccettabile per noi, perché sarebbe un evento che ci minaccerebbe. E ciò non eliminerebbe le cause profonde di quello che sta succedendo. Le cause del perché abbiamo cominciato l'operazione militare speciale".

Rutte: 'Più che l'adesione conta il sostegno militare'

      Una "grave minaccia" per la sicurezza di Europa e Stati Uniti è quella che potrebbe scaturire da un accordo di pace a condizioni favorevoli per Mosca e sfavorevoli per Kiev. In un'intervista al Financial Times - la prima da quando è alla guida della Nato - l'olandese Mark Rutte ha riferito di aver messo in guardia il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sulla "grave minaccia" che potrebbe nascere con un avvicinamento di Cina, Iran e Corea del Nord se l'Ucraina fosse spinta a firmare un accordo di pace a condizioni favorevoli solo per la Russia.

 

    Rutte, spiega il quotidiano finanziario, ha fatto presente questo punto a Trump durante il loro incontro in Florida il 22 novembre, come parte di uno sforzo per convincere il presidente eletto isolazionista a rimanere impegnato con gli alleati occidentali e con la Nato e continuare il sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina.

     L'ex premier olandese presidierà oggi a Bruxelles una riunione dei ministri degli Esteri della Nato, da cui Kiev spera di ricevere un invito formale a entrare nell'alleanza, cosa che - ricorda il Financial Times - gli Stati Uniti e la Germania hanno escluso nel prossimo futuro.

     Per il nuovo segretario generale aumentare il sostegno militare a Kiev in vista di eventuali colloqui di pace è più importante che discutere l'adesione. "La cosa più importante ora è assicurarsi che ogni volta che (il presidente ucraino, ndr) Zelensky deciderà di partecipare ai colloqui di pace, potrà farlo da una posizione di forza", ha dichiarato Rutte.

     "L'Ucraina ha bisogno di meno idee su come organizzare il processo di pace e di più aiuti militari, per far sì che quando decida di aprire i negoziati sia in una posizione di forza", ha spiegato Rutte, sottolineando che "in questi due giorni ci concentreremo su questo", ha aggiunto

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