Dimissioni a Lucca della consigliera
comunale della lista Lucca Futura Cecilia Lorenzoni, che ha
deciso di lasciare per le difficoltà a conciliare gli impegni di
lavoro e familiari con quelli istituzionali. "Dopo una lunga
riflessione e dopo essermi confrontata con il mio gruppo
politico, sono oggi a rassegnare le mie dimissioni da
consigliera comunale", le parole dell'esponente della lista di
centrosinistra.
"È evidente come non riesca a partecipare alle sedute del
Consiglio né ai lavori della commissione statuto e regolamenti
di funzionamento del consiglio, ordinamento, trasparenza e
partecipazione; l'uno a causa principalmente della difficoltà di
conciliare gli orari serali del Consiglio, e l'obbligo della
presenza fisica, con i miei impegni di mamma di due bambini
piccoli (e un compagno spesso fuori per turni di lavoro);
l'altro, per la difficoltà di conciliare gli orari della
commissione con i miei impegni di lavoro, quale capo
dipartimento all'interno dell'ufficio legale dell'azienda per la
quale lavoro a Firenze", scrive Lorenzoni nella lettera con cui
annuncia le dimissioni.
"Con la fine del congedo parentale e il rientro al lavoro -
spiega - il tempo a disposizione si è esaurito e sono
consapevole che in assenza di tempo ed energie non si possa
ricoprire degnamente il ruolo di amministratori, che, appunto,
richiede dedizione, impegno e costanza da impiegare nella
ricerca di soluzioni nuove alle sfide complesse che il nostro
tempo ci pone davanti".
Tra queste, sottolinea, "permettere alla comunità (al nostro
Comune, per quanto ci riguarda) di progredire nel senso di
aggiornare l'organizzazione delle attività di interesse
pubblico, come la politica, al nostro tempo. Un tempo in cui
molte delle coppie che decidono di avere o adottare figli lo
fanno tardi e in cui tutti, anche le donne, lavorano (e tanto),
arrivando ad avere figli con un lavoro a tempo pieno che le vede
impegnate tutto il giorno. Un tempo in cui i nonni non possono
più essere la risorsa su cui poggia l'organizzazione di una
famiglia. Un tempo in cui si chiede di mettersi nei panni anche
di chi ha poco tempo libero, e che non solo per questo si può
supporre sia meno interessato degli altri a contribuire alle
idee collettive".
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