"Questo non è un 3 dicembre come
un altro per l'Umbria, anche se la consapevolezza di questa
giornata dovrebbe restare per tutto l'anno, poiché la nostra
Regione partendo dalla Provincia di Perugia ha già avviato il
percorso di formazione per la sperimentazione legata al progetto
di vita personalizzato partecipato e globale come risposta alla
tutela dei diritti delle persone con disabilità sancito dal
Decreto 62/2024". Ad affermarlo è Paola Fioroni già presidente
dell'Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità,
in occasione della Giornata internazionale delle persone con
disabilità.
"Nel terzo mandato dell'Osservatorio regionale sulla
condizione delle persone con disabilità nel triennio 2021-2024 -
ricorda, in una sua nota - abbiamo lavorato per alzare
l'asticella e tracciare una strada faticosa ma ambiziosa per una
Regione che non può non essere in grado di attuare una Riforma
culturale e fattiva così necessaria per la piena partecipazione
attiva delle persone alla vita della comunità: di questo
ringrazio le associazioni, i portatori d'interesse e titolari
dei diritti ed i membri dell'Osservatorio tutti.
D'altro canto il primo G7 su inclusione e disabilità che si è
svolto in Umbria grazie al Ministro Alessandra Locatelli ed al
lavoro dell'Osservatorio ha significato una netta presa di
posizione corale su un percorso che non si può invertire e la
carta di Solfagnano ne è la testimonianza documentale".
"Guardare alla valorizzazione dei desideri, dei talenti,
delle abilità, superando quello sguardo miope che fa della
disabilità un limite invalicabile per il raggiungimento
dell'autonomia e del l'autodeterminazione, era già qualcosa
presente nella 328/2000 e poi nella Convenzione Onu ma mai come
ora è l'unica strada che tutti dobbiamo percorrere. Auspico che
la nuova amministrazione di questa Regione - prosegue Fioroni -
vada avanti senza indugio lungo il solco tracciato in questi
anni dal governo nazionale quello regionale, compiendo tutti i
passi necessari per coinvolgere il mondo associativo, per
raggiungere le famiglie e le persone, formando capillarmente un
sistema complesso, costruendo reti formali ed informali, ed
investendo risorse proprie aggiuntive, sull'implementazione dei
progetti di vita, perché diventino un numero tale da essere un
campione significativo e valutabile per il necessario
monitoraggio del Ministero nella fase sperimentale della
riforma, ma soprattutto un volano strutturale fondamentale.
Auspico che ci sia consapevolezza di ciò che stiamo
affrontando e che ci sia la grande volontà comune di
accompagnare il percorso con una evoluzione culturale costante
che faccia comprendere come l'ambiente disabilitante siamo noi
stessi, le nostre comunità su cui ancora tanto lavoro c'è da
fare".
"Il mio lavoro continua - conclude Paola Fioroni - per
garantire la piena attuazione dei diritti delle persone con
disabilità: in questi giorni all'Onu come componente della
delegazione ministeriale del Ministro per le disabilità
Alessandra Locatelli per promuovere un progetto inclusivo a
livello mondiale, ed in futuro continuando ad impegnarmi per
assicurare un futuro che concretamente migliore ed inclusivo per
chi vive e convive con una condizione di disabilità. Qualcosa
che riguarda tutti noi e che noi tutti dobbiamo ricordare e
dobbiamo sentire come dovere e diritto".
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