Sette territori del
Mediterraneo, dall'Italia alla Francia, dalla Spagna alla Grecia
e Cipro, uniscono le forze per rendere le infrastrutture
critiche più resistenti ai cambiamenti climatici usando la
natura come alleata. È ufficialmente partito Med-Iren
(Mediterranean Critical Infrastructure Resilience Engineering
with Nature-Based Solutions), il progetto europeo che punta a
rafforzare la resilienza attraverso soluzioni naturali e
politiche di adattamento innovative. Coinvolte la Toscana e
Ischia, Granollers in Spagna, la Provenza-Alpi-Costa Azzurra in
Francia e Egaleo in Grecia, con l'obiettivo di rispondere alle
emergenze climatiche. I modelli saranno replicati anche a
Larnaka (Cipro), Sitia (Grecia), Burgas (Bulgaria) e persino
Helsinki, tra Mediterraneo, Mar Nero e Nord Europa.
Le recenti alluvioni in Spagna, Francia e Italia hanno
dimostrato quanto servano infrastrutture capaci di resistere a
eventi estremi. "Le soluzioni basate sulla natura (Nbs) sono un
approccio innovativo per adattarsi ai cambiamenti climatici - si
legge in una nota del progetto, finanziato dall'Ue e di cui
l'ANSA fa parte -. Possono proteggere infrastrutture idriche,
energetiche, di telecomunicazione, trasporto e sociali,
garantendo al contempo sicurezza e stabilità".
Un esempio arriva dalla Toscana, dove sono in discussione
soluzioni per contrastare l'erosione costiera. Invece di
costruire una diga di 3,5 metri, Med-Iren propone di proteggere
la costa con una spiaggia di ghiaia che assorbe le onde,
mantenendo libero l'accesso al Mar Ligure e preservando il
panorama per la comunità locale.
"La natura ha una forza abbondante che può mettere a
rischio la nostra sopravvivenza. Ma ha anche un enorme
potenziale, se sappiamo come lavorarci. Con oltre 1,6 milioni di
persone colpite da alluvioni in Europa lo scorso anno, le
inondazioni rappresentano un rischio primario - ha spiegato il
direttore della ricerca del Centro nazionale per la ricerca
scientifica Demokritos, Thanasis Sfetsos -. Utilizzeremo pareti
naturali sugli argini dei fiumi per assorbire l'acqua e
prevenire le inondazioni. Utilizzeremo anche diverse piante
endemiche per filtrare l'acqua e riutilizzarla per
l'irrigazione, al fine di affrontare la siccità".
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