Energy drink, merendine e cibi ultra-trasformati, una vera e propria dipendenza per i giovani italiani con rischi pericoli sul loro sviluppo. Di fronte a questo fenomeno sempre più dilagante, l'82% delle famiglie italiane chiede un piano pubblico per salvaguardare la salute dei propri figli. Per riconoscere questi cibi "servono forme di etichettatura specifiche" su queste categorie di alimenti.
È quanto emerge dal Rapporto Coldiretti-Censis presentato in occasione della giornata inaugurale del Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione a Villa Miani a Roma (#forumagricoltura2024) organizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti, alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo assieme a Matteo Bassetti (direttore Clinica Malattie Infettive, San Martino-Irccs di Genova), Alberto Villani (Ospedale pediatrico Bambino Gesù), Esmeralda Capristo (Scienze Tecniche Dietetiche Applicate, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma) e Stefano Pisani (Sindaco di Pollica).
Per l'occasione sono state organizzate due sessioni per mettere a confronto il cibo ultra-trasformato con quello naturale, simbolo della Dieta Mediterranea.
Più ore di educazione alimentare nelle scuole, campagne di sensibilizzazione, divieto nelle mense scolastiche e nei distributori automatici diffusi negli edifici pubblici, a partire proprio dalle scuole, con precisi limiti anche alla pubblicità, seguendo l'esempio del Regno Unito che ha vietato le fasce orarie di maggiore esposizione per bambini e adolescenti: questo quanto chiede Coldiretti.
Richieste dinanzi ai dati che emergono dalla ricerca elaborata con il Censis secondo la quale quasi un genitore su due (48%) si è reso conto del fatto che i propri figli appena possono scelgono cibi ultra-trasformati, e non sembrano funzionare i divieti, una strada scelta dal 37% di famiglie.
Inoltre per otto famiglie su dieci sarebbe importante attivare una grande campagna, dalla scuola al web, rivolta ai ragazzi sul tema dell'educazione al mangiare bene.
In tal senso Coldiretti ricorda il progetto Educazione alla Campagna Amica, che coinvolge oltre mezzo milione di bambini all'anno su tutto il territorio nazionale.
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