Oltre sei italiani su dieci temono
che la proliferazione delle guerre e gli effetti dei cambiamenti
climatici finiscano per ridurre la quantità di cibo disponibile.
Ritorna dunque la paura di una carestia globale dinanzi alla
quale occorre razionalizzare l'utilizzo delle risorse, a partire
dalla necessità di destinare i fondi agricoli europei della Pac
solo ai veri agricoltori per continuare a garantire in futuro la
produzione alimentare. È quanto emerge dal rapporto
Coldiretti/Censis presentato a Villa Miani a Roma in occasione
della prima giornata del Forum Internazionale dell'Agricoltura e
dell'Alimentazione a Villa Miani a Roma (#forumagricoltura2024)
organizzato in collaborazione con The European House -
Ambrosetti, con un panel dedicato al tema 'Rifondare la Pac:
un'Europa diversa dopo l'inganno della transizione'.
Il cibo diventa dunque nell'immaginario degli italiani una
risorsa incerta, potenzialmente scarsa anche in società in cui
da tempo prevale l'abbondanza. Non sorprende dunque che il 76%
degli italiani chiede di aumentare urgentemente la disponibilità
di terreni agricoli per la produzione di alimenti e per
garantire l'autonomia.
Scenario che rafforza le richieste avanzate in tutte le sedi
da Coldiretti di incrementare il bilancio agricolo della
Politica agricola comune, per sostenere la produzione agricola.
"La Pac in Europa vale oggi 386 miliardi di euro in totale fino
al 2027, di cui trentacinque miliardi di euro per l'Italia",
ricorda la Coldiretti sottolineando che negli Usa il Farm Bill,
il programma di sostegno all'agricoltura statunitense, vale 1400
miliardi di dollari in dieci anni, "con un gap profondo che
penalizza gli agricoltori europei e che l'Ue dovrebbe impegnarsi
a colmare per garantire la sovranità alimentare". Una necessità
ancora più impellente, dice Coldiretti "se si considera
l'elezione Donald Trump nel cui programma si prevedono misure
fiscali e incentivi per rafforzare la produzione alimentare
statunitense e incrementare la presenza sui mercati esteri".
Dall'altra parte la Cina che fa il 70% in più dell'intera
produzione agricola dell'Unione. Peraltro sostenere
l'agricoltura significa anche sostenere l'ambiente, conclude
Coldiretti, e il 72% dei cittadini ritiene che proprio
l'agricoltura e le sue attività siano la miglior garanzia per la
tutela del territorio e contro il dissesto idrogeologico.
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