San Benedetto del
Tronto (Ascoli Piceno) ha commemorato tutte le vittime dei
bombardamenti subiti dalla città durante la seconda guerra
mondiale, in particolare le 25 persone uccise dalle bombe
sganciate la mattina del 27 novembre 1943 da trentasei
bombardieri alleati che distrussero al Paese alto tantissime
abitazioni. E proprio al Paese alto si è svolta la cerimonia con
la deposizione di una corona sulla torre dei Gualtieri simbolo
della città. Sono stati letti i nomi delle 25 vittime ed il
trombettiere ha intonato il silenzio.
Don Patrizio Spina, vicario del vescovo, ha quindi benedetto la
corona e ricordato i defunti. E' poi intervenuto il sindaco
Antonio Spazzafumo che ha ricordato anche il sacrificio eroico
del maresciallo Luciano Nardone e del carabiniere Isaia Ceci,
morti in quei giorni per difendere dai predatori nazifascisti le
vettovaglie destinate a sfamare la popolazione stremata dalla
guerra. "Oggi, commemorando queste dolorose pagine della nostra
storia - ha detto il sindaco - abbiamo il dovere di riflettere
sul valore della pace, della solidarietà e della giustizia. Il
ricordo non è solo un esercizio di stile, ma un impegno nella
costruzione di un futuro migliore, dove la violenza e
l'ingiustizia siano bandite, e dove i valori della convivenza
civile prevalgano sempre".
Hanno partecipato alla cerimonia anche alcune scolaresche delle
medie "Sacconi" e "Manzoni" e due alunne della 3a A della
"Sacconi" hanno letto alcuni pensieri sul valore della libertà e
sull'importanza, specie in questo difficile periodo storico, di
lavorare incessantemente per la pace.
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