È un percorso di parole e note, lessico da raccontare e incontri musicali, quello che attraversa le tracce di 'Cultura Italiana Parte 2', l'album che riporta in scena Diss Gacha. L'album, in uscita oggi, venerdì 29 novembre, è un racconto tra luoghi e personaggi del mondo del rapper piemontese.
"È un album più personale - ha raccontato Diss Gacha, all'anagrafe Gabriele Pastero - e se con la prima parte del progetto ho provato ad aprire delle porte, ora le ho spalancate.
A volte prevale la paura di raccontarsi nella propria intimità, ma il confronto con chi ascolta la mia musica mi ha tranquillizzato sul parlare di argomenti che mi riguardano in modo diretto".
Le tracce in scaletta nel progetto, prodotto da Sala, sono in totale otto, da 'San Fierro' a 'Punto di vista'. Nel mezzo, anche le collaborazione con nuovi nomi della scena urban pop come Clara in 'America', Nayt sulle rime di '8 PM' e Niky Savage per 'Met Gala'.
"Clara in realtà è una rapper - ha spiegato Diss Gacha - è l'ho voluta per unire le mie sonorità ad altre più pop. Con Nayt è stato un abbraccio importante perché condividiamo molti modi di fare. Forse siamo la stessa persona. Con Niky, invece, avevamo già collaborato e mi è sembrato naturale abbinarlo a quella traccia".
La copertina dell'album ritrae un gruppo di giovani studenti seduti mentre ascoltano la loro insegnante, che spiega loro il lessico estetico e semantico delle canzoni di Diss Gacha, al quale il rapper ha anche dedicato un vero e proprio glossario: 'Lessico linee guida dei Ballas'.
"È un lessico in mutazione - ha raccontato Diss Gacha - perché si sta unendo con nuovi concetti e idee. Non cambia il mio modo di utilizzarlo. Dico sempre quello che mi va, quando mi va di farlo. È semplicemente uno stile che sento mio, fatto di parole particolari ma che utilizzo in modo quotidiano".
Il linguaggio dei Ballas, ovvero, come recita il glossario del rapper 'chi fa parte del team di Gacha', è un mix di ispirazioni varie: una parola di un'altra lingua, un termine sentito durante un viaggio dall'altra parte del mondo, un suono particolare trasformato in una sporca.
"Sin da quando ero bambino, il lessico mi ha sempre affascinato in maniera particolare. Facendo musica, lavorando con le parole ho avuto la fortuna di rafforzare questa mia passione, fino al punto di crearne inconsapevolmente uno tutto mio".
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