"Le criptovalute sono senza dubbio
una delle frontiere più controverse dell'economia moderna,
simbolo di un
mondo in continua evoluzione, ma anche di un panorama che si
presenta con enormi rischi per i risparmiatori". Lo afferma il
segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, commentando
il report del sindacato sulle criptovalute.
"Chi decide di acquistare criptovalute deve sapere che non si
tratta di valute come l'euro o il dollaro, ma di strumenti di
investimento altamente speculativi e, soprattutto, non
regolamentati. - spiega - Questo significa che, in caso di
perdite o truffe, non esistono strumenti di tutela legale e
contrattuale che possano proteggere il cittadino. Non demonizzo
mai le innovazioni, ma sottolineo l'urgenza di un'informazione
chiara e completa. Le criptovalute non possono essere affrontate
con leggerezza o con la speranza di facili guadagni: occorre
conoscerne tutti gli aspetti critici, dalla loro estrema
volatilità alla mancanza di protezione istituzionale". Sileoni
invita le istituzioni e le autorità di vigilanza "a rafforzare
il quadro normativo", invocando allo stesso tempo "un maggiore
impegno per diffondere l'educazione finanziaria, perché solo con
consapevolezza e piena conoscenza si può gestire un fenomeno
potenzialmente pericoloso in una opportunità".
Nella "Guida alle criptovalute" realizzata nell'ambito del
Mese dell'educazione finanziaria, in cui sono state raccolte
anche le indicazioni della Banca d'Italia e della Consob, la
Fabi sottolinea quindi che, come suggeriscono le autorità di
vigilanza, occorre prestare molta attenzione prima di scegliere
se e come investire in questo settore. Esistono infatti anche
rischi di natura operativa, che riguardano strettamente la
protezione e la sicurezza informatica. Gli emittenti e le
società che gestiscono cripto-attività sono stati più volte
oggetto di cyber attacchi: un vero e proprio boom, quello delle
truffe informatiche, che ha portato gli utenti, in alcune
circostanze, alla perdita totale dei loro portafogli in
criptovalute.
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