Oltre un'ora di musica
contemporanea "che naviga libera nel mare" con un sentito
omaggio alle vittime dell'alluvione di Valencia: così si è
sviluppato il concerto speciale tenuto ieri sera dal musicista
sardo Paolo Angeli a Madrid, presso il Museo Archeologico
Nazionale (Man), in concomitanza con una mostra sulla scultura
nuragico-megalitica del Pugilatore Manneddu, proveniente
dall'area archeologica di Mont'e Prama.
"Il mar Mediterraneo è uno, l'acqua che tocca la Palestina,
Cagliari, Valencia, dove io vivo, o Barcellona, e che fa il giro
e arriva ai Balcani, alla Grecia, a Istanbul, è la stessa acqua,
quella che ci unisce come popoli mediterranei", ha detto lo
stesso Angeli in apertura di serata, tenutasi nell'auditorium
del museo. "Il mio intento è quello di disegnare, con la musica,
un Mediterraneo di pace, che è ciò di cui abbiamo bisogno oggi",
ha aggiunto prima di dar via all'esibizione accompagnato dalla
sua chitarra sarda preparata.
Presente all'evento anche l'ambasciatore italiano in Spagna,
Giuseppe Buccino Grimaldi. "Angeli è allo stesso tempo un
maestro radicato nel suo territorio e un coraggioso
sperimentatore, che si basa sulla sua profonda conoscenza della
musica sarda per creare una musica atemporale", ha detto il
diplomatico, "il suo successo è arrivato non solo in Europa, ma
in tutto il mondo".
La mostra di Madrid sul 'Pugilatore', che resterà aperta fino
al prossimo 12 gennaio, è stata organizzata grazie alla
collaborazione proprio dell'ambasciata d'Italia in Spagna con i
ministeri della Cultura italiano e spagnolo, il Man, la
Fondazione Mont'e Prama e l'Istituto Italiano di cultura di
Madrid.
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